Ettore Spalletti

Formatosi all’Accademia di Belle Arti di Roma, Ettore Spalletti trascorre la sua vita in Abruzzo, dov’è nato nel 1940, legando indissolubilmente la sua biografia alla sua opera. Gli studi di scenografia e l’interesse per le teorie della Gestalt lo portano all’elaborazione di un linguaggio tutto individuale dominato da colore, luce, forma, volume, che l’artista indaga nelle loro relazioni con lo spazio e nelle implicazioni con l’esperienza percettiva ed emotiva. Nel 1982 partecipa alla Biennale di Venezia e a Documenta a Kassel, segnando l’avvio di un riconoscimento sempre crescente del rilievo di primo piano della sua ricerca: nel 1992 è di nuovo a Kassel e tornerà a Venezia ancora per tre edizioni dal 1993 al 1997. Mostre personali gli vengono dedicate al Musée de la Ville de Paris nel 1991 e dal Guggenheim di New York due anni più tardi. Nel 1999 e nel 2005 importanti antologiche sul suo lavoro si tengono al Museo di Capodimonte a Napoli e alla Henry Moore Foundation di Leeds. La più vasta retrospettiva, dal titolo Un giorno così bianco, così bianco gli viene dedicata nel 2014 da tre fra le più importanti istituzioni d’arte contemporanea italiane: il MAXXI di Roma, la GAM di Torino e il MADRE di Napoli. Si è spento nella sua casa di Spoltore nell’ottobre 2019.