Siamo felici di condividere l’intervista a Clemente Miccichè, curatore di Fondazione Garuzzo, pubblicata su Exibart all’interno della rubrica di Cesare Biasini Selvaggi “Focus curatori in 22 domande”.
Un dialogo di 22 domande (le stesse poste a tutti gli altri curatori) che approfondisce il suo percorso personale e lavorativo, la sua visione curatoriale e l’impegno nella valorizzazione dei giovani artisti italiani in Italia e all’estero— un tema da sempre centrale nella missione di Fondazione Garuzzo.
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Le interviste che compongono la rubrica “Focus curatori in 22 domande” hanno contribuito a offrire una panoramica – la più accurata e affidabile possibile – sui giovani artisti che operano in Italia.
Questa ricerca è confluita successivamente nella nuova pubblicazione di Exibart “222 artisti emergenti su cui investire | 2026”, a cura di Cesare Biasini Selvaggi.
Il lavoro di selezione è stato condotto con un approccio rigoroso, attraverso interviste a centinaia di operatori del settore — curatori, critici, fondazioni, giornalisti specializzati e gallerie d’arte contemporanea — le cui preferenze sono state incrociate per delineare la lista definitiva degli artisti emergenti su cui puntare.
Dalla pittura al disegno, dalla scultura al design, dall’installazione alla videoarte, dalla fotografia alla performance, dal neo-muralismo ai caleidoscopici linguaggi delle nuove tecnologie, è decisamente ampio e versatile il panorama degli indirizzi di sperimentazione rintracciabili nelle pagine seguenti, che riflettono la complessità del mondo odierno, la molteplicità delle posizioni e la varietà delle pratiche nell’arte contemporanea italiana.
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BREVE BIOGRAFIA: CLEMENTE MICCICHÈ
Clemente Miccichè (Milano, 1994) insegna Fenomenologia delle Arti Contemporanee presso la facoltà di Fashion Design dello IED di Torino e collabora in qualità di curatore con la Fondazione Garuzzo, con la quale ha realizzato numerose mostre in Italia e in Cina. Svolge l’attività di art advisor per collezionisti e gallerie, e scrive articoli per saggi e riviste di settore dedicate all’arte contemporanea.
Nel corso dell’ultimo anno ha curato le mostre Nino Migliori: una storia della fotografia italiana presso il Xi’An Art Museum, Le divisament dou Monde: disegni italiani sull’Estremo Oriente alla China Acadamy of Art di Hangzhou (come assistente di Angela Tecce), Sintesi a Colori. Tecnologia, arte e design dal 1945 a oggi alla Castiglia di Saluzzo. Ha presentato il volume La Teoria del Vuoto presso Camera (Torino), Micamera (Milano), Palazzo Butera (Palermo), la monografia di David Reimondo presso il Circolo dei Lettori (Torino) ed è stato relatore al panel La diplomazia culturale al tempo del Piano Mattei al Samsara Fest di Carmagnola.

