Dal 27 marzo al 22 maggio la Castiglia di Saluzzo ha ospitato Giorgio Griffa. Alter Ego, 1979-2008 una mostra antologica curata da Martina Corgnati e realizzata dall’Istituto Garuzzo per le Arti Visive in collaborazione con la Città di Saluzzo.
Con la mostra di Giorgio Griffa, appositamente studiata per gli spazi della Castiglia, l’Igav ha inaugurato una nuova stagione espositiva nell’antica residenza fortificata dei Marchesi di Saluzzo, dedicata ai grandi maestri.
Giorgio Griffa (Torino 1936) è uno degli artisti italiani più originali e noti della sua generazione per la caratteristica forma di pittura support/surface, stesa con colori ad acqua su tele non intelaiate che dialogano liberamente con lo spazio e la parete.
Le sue linee, i suoi arabeschi, le sue spugnature, e i suoi punti colorati che sembrano inseguirsi e giocare sulla superficie, sono frutto di un’analisi rigorosa delle componenti minime ed elementari del fare pittura, ma al tempo stesso esprimono una gioia del colore e della decorazione, nel senso "alto" che abbiamo ereditato da Matisse, tipicamente europea.
Nelle parole della curatrice, Martina Corgnati: “Nella sua perlustrazione, incominciata ormai molti decenni fa e articolata a partire da un ritorno della pittura alle sue componenti costitutive, linea, punto, macchia colorata e tela, intesa come parte integrante dell’operazione pittorica, Giorgio Griffa ha dato forma a un nuovo, inimitabile linguaggio e, al tempo stesso, ha aperto una strada importante non solo alla pittura ma alla pratica artistica in generale, senza stancarsi mai di ripetere che la sua operazione, in fondo, altro non Ë che la costruzione delle condizioni giuste per permettere la manifestazione della natura stessa delle cose, in presenza di un artista che si comporta non tanto da artefice quanto, piuttosto, da catalizzatore”.