Premio Shanghai - Prima Edizione

Shanghai. La città invisibile

Artisti

Susanna Pozzoli, Nadir Valente, Domenico Antonio Mancini

Location
Dal 20/12/2012 al 07/01/2013
Shanghai, Yibo Gallery - foto di Susanna Pozzoli
Shanghai. La città invisibile

Con la mostra "Shanghai. La città invisibile" presso Yibo Gallery ((No. 570, B107-108 West Huaihai Road), si è conclusa ufficialmente la prima fase del Premio Shanghai 2012 - residenze artistiche per giovani artisti italiani e cinesi emergenti.
 
I tre artisti italiani selezionati nella prima fase, Domenico, Antonio Mancini e Susanna Pozzoli e Nadir Valente, sono stati ospitati alla Fine Arts Academy della Shanghai University, entrando così in contatto con il mondo culturale e artistico della metropoli e realizzando i progetti artistici per i quali erano stati selezionati. I loro tre omologhi cinesi faranno altrettanto in Italia nella primavera del 2013 a conclusione della seconda fase.
 
Il Premio è organizzato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee (MiBAC - PaBAAC), dal Ministero per gli Affari Esteri – Istituto Italiano di Cultura, Sezione di Shanghai ( MAE – ICC ) e dall’Istituto Garuzzo per le Arti Visive ( IGAV ), e si è avvalso quest’anno della collaborazione della Shanghai University.
 
L’intento è quello di promuovere e favorire la ricerca artistica e culturale tra i due Paesi, individuandone le esperienze più promettenti tra giovani artisti fino ai 35 anni di età.
 
Questo nella convinzione che la condivisione e l’espansione delle diverse pratiche artistiche alimenterà la convivenza e gli scambi, favorendo lo sviluppo della creatività e delle relazioni interculturali fra due Paesi disposti al dialogo e al lavoro comune.
 
I progetti:
 
Domenico Antonio Mancini "The Novel of Shanghai"
Susanna Pozzoli "On the Horizon"
Nadir Valente "iPhone 4S"
 
Catalogo online
Comunicato stampa
 
“Non è detto che Kublai Kan creda
a tutto quel che dice Marco Polo
quando gli descrive le città visitate nelle sue ambascerie,
ma certo l’imperatore dei tartari continua ad ascoltare il giovane veneziano
con più curiosità e attenzione che ogni altro suo messo o esploratore.”
- Italo Calvino, Le città invisibili