Il "Remote Sensing" è l'acquisizione di informazioni circa un oggetto o un fenomeno senza aver nessun contatto fisico con loro. Generalmente il termine si riferisce alle tecnologie aeree che permettono di classificare gli oggetti sulla Terra, ma anche al "Remote Access Connection", ovvero la funzione che dà accesso a vari tipi di server e applicazioni. In altre parole, permette a un pc, per esempio, di raggiungere un server e le informazioni in esso contenute senza il bisogno di un contatto reale.
Nel caso di questa mostra collettiva, alcuni artisti italiani, che fisicamente sono in Italia, hanno lavorato sull'attivazione del "remote sensing" per esprimere i propri pensieri e sentimenti sull'Armenia. D'altro canto, a livello etimologico, la parola "sensing" ha a che fare con "sense", inteso sia come "significato" che come "sentimento". Per quanto strano possa sembrare, l'attidudine della nostra società contemporanea è proprio quella del "remote sensing", in Italia come in Armenia. Abbiamo la tendenza a guardare e conoscere le cose attraverso il monitor del computer, con internet, senza muoverci di casa. Quest'attitudine ha creato il mondo degli "avatar", dove le cose vivono una vita parallela, spesso senza un vero contatto. Il fenomeno è conosciuto da specialisti della comunicazione e filosofi. Lo stesso accade nel mondo dell'arte. Sempre più spesso, critici, curatori e amanti dell'arte non vedono o toccano realmente le opere, ma le conoscono solo indirettamente, attraverso il web, spazio virtuale dove ormai si possono visitare anche intere mostre.
Con questa filosofia, dieci artisti espongono all'Armenian Center for Contemporary Experimental Art di Yerevan. Il progetto è curato da Martina Corgnati e realizzato con l'aiuto della Fondazione HHorcynus Orca di Messina, dell'agenzia Punto a Capo di Savona e dell'IGAV. Visto il grande apprezzamento della mostra, l'esposizione è stata prorogata fino a fine luglio.
Espongono: Gabriella Benedini, Eleonora Beddini & Andrea Nevi, Claudio Beorchia, Danilo Correale, Agostino Ferrari, Dario Ghibaudo, Claudio Gobbi, Nicus Lucà, Agnese Purgatorio, Mario Sillani Djerrahian.
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